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13 Gennaio 2022

Covid-19, i nuovi provvedimenti normativi dedicati all’emergenza pandemica. L’obbligo vaccinale esteso agli over 50, nuove regole per la gestione dei casi positivi in ambito scolastico. L’obbligo del Green Pass base necessario per accedere ai servizi alla persona, pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali

Roma, 13 gennaio 2022 - Dopo gli ultimi Decreti sull’estensione del Green Pass, sull’utilizzo delle mascherine all’aperto e sulla quarantena per i vaccinati arrivano i nuovi provvedimenti del Governo dedicati all'emergenza e alle misure per il contenimento della pandemiada Covid-19.

Tra le novità più importanti del primo Decreto del 2022, l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età, che dovranno quindi munirsi di Green Pass Rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro: la data di entrata in vigore del nuovo obbligo è fissata al 15 febbraio 2021, per consentire ai lavoratori di completare il ciclo vaccinale.

Il Decreto estende inoltre l'obbligo vaccinale, senza limiti di età, al personale universitario che viene così equiparato a quello scolastico.

L’obbligo del Green Pass base viene esteso a tutti coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. In un nuovo Dpcm le eccezioni all'obbligo di esibire il green pass: dalla spesa al supermercato e nei negozi che vendono beni alimentari individuati come servizi essenziali, fino alla farmacia, gli ospedali, gli ambulatori del medico di base o il veterinario ma anche edicole e tabaccai.

D’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali il Ministro per la pubblica amministrazione Brunetta, ha informato il Consiglio dei Ministri di aver adottato, "una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile". Modificate anche le regole sulla gestione dei casi di positività in ambito scolastico; per la scuola dell’infanzia è prevista la sospensione per una durata di 10 giorni già in presenza di un solo caso di positività.

Nella scuola primaria con un solo caso di positività accertata viene attivata la cosiddetta "sorveglianza con testing": l’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività: il test verrà successivamente ripetuto dopo 5 giorni. Se i casi positivi sono invece 2 (o più di 2) la classe in cui si sono verificati attiverà la Didattica a Distanza per la durata di 10 giorni. Nella scuola secondaria con un solo caso di positività per classe è prevista soltanto l’auto-sorveglianza e l’uso in aula delle mascherine di tipo FFP2. Quando i casi sono 2 nella stessa classe è prevista: la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo; per tutti gli altri proseguirà l’attività in presenza con auto-sorveglianza e l’uso di mascherine FFP2 in classe. Quando i casi sono almeno 3 nella stessa classe è prevista la DAD (didattica a distanza) per 10 giorni.

Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, in una lunga intervista al quotidiano “Avvenire”, ha rilanciato sull’estensione dell’obbligo vaccinale a tutti senza limiti di età. Sbarra ha nuovamente acceso i riflettori sul tema dei ristori e sull’estensione fino alla fine dell'emergenza sanitaria della Cassa Covid per tutti i lavoratori messi a rischio dalla nuova ondata pandemica, in primis quelli dei servizi e del turismo.

«I dati – ha dichiarato - parlano di un mondo del lavoro che ha mostrato vitalità e voglia di ripresa ma che, ancora sconta livelli lontani dal pre-crisi». «Questa distanza – ha aggiunto - rischia di aumentare ulteriormente, tanto più in assenza di strumenti adeguati di protezione e promozione dell’occupazione». «Bisogna consolidare subito le reti di coesione, sbloccare gli investimenti e avviare in modo partecipato le riforme previste dal Pnrr, a partire dalle politiche attive» ha concluso il sindacalista.