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Riforma Fiscale, Cgil Cisl Uil: al via la mobilitazione unitaria

Si procederà per gradi con incontri, assemblee sui luoghi di lavoro, manifestazioni sul territorio, coinvolgendo i lavoratori e le categorie a tutti i livelli per spiegare le rivendicazioni poste alla base dell’azione sindacale

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Gruppo Sisal, integrato il Contratto integrativo aziendale con misure migliorative a sostegno della genitorialità. L’accordo ha decorrenza retroattiva al 1° gennaio 2023

Chicca: «Certi che gli interventi concordati con la direzione del Gruppo rappresenteranno validi strumenti di ausilio per le madri lavoratrici e i padri lavoratori di Sisal»

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Riforma dello Sport: riprende il dialogo tra sindacati e Ministero

Roma, 21 marzo 2023 – È ripreso ieri, 20 marzo, il confronto sulla riforma dell’ordinamento sportivo, un provvedimento atteso da decenni e la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 1° luglio. Per la prima volta il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha riunito allo stesso tavolo, insieme alle organizzazioni sindacali rappresentative del settore (Slc Cgil, Fisascat Cisl, Uilcom, Felsa Cisl, NIdiL Cgil, Uiltemp), il Coni, nelle persone del presidente Giovanni Malagò, del segretario generale Carlo Mornati e del consigliere Sergio D’Antoni, il Comitato Italiano Paralimpico, nelle persone del presidente Luca Pancalli e del segretario generale Juri Stara, e Sport e Salute, nelle persone del Presidente Vito Cozzoli e del Direttore generale Diego Nepi Molineris. “Come Organizzazioni sindacali – recita un comunicato unitario - abbiamo ribadito la necessità di creare sin da subito i presupposti legislativi per regolamentare, attraverso lo strumento della contrattazione, gli aspetti più delicati di un settore che conta diverse centinaia di migliaia di addetti tra lavoratrici e lavoratori subordinati, con contratti di collaborazione e volontari. Sono maturi i tempi per definire il perimetro delle professionalità impegnate e costruire tutele adeguate e al passo con le esigenze, tenendo sempre d’occhio la sostenibilità dell’intero sistema”. “Accogliamo con favore – proseguono le sigle sindacali – la disponibilità mostrata dal Ministro e dai rappresentanti degli enti coinvolti a svolgere insieme tutti gli approfondimenti necessari e ad affrontare, già dalle prossime settimane, i temi rispondenti alle esigenze di lavoratori e lavoratrici e delle tantissime associazioni e società dilettantistiche affinché venga valorizzata la loro funzione sociale, formativa e di aggregazione”.

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Acconciatura ed Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere. Presentata la piattaforma unitaria per il rinnovo del Contratto nazionale.

Roma, 17 marzo 2023 – Verso l’avvio dei negoziati di rinnovo del Contratto nazionale Acconciatura ed Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere, scaduto il 31 dicembre 2022, applicato ad oltre 130mila addetti del settore. Le organizzazioni sindacali, con la presentazione della piattaforma alle associazioni datoriali di settore Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai, hanno inteso promuovere un continuo e proficuo confronto tra le parti volto a tutelare e valorizzare il lavoro attraverso una accurata disamina dell’andamento e delle modifiche intervenute nel settore. Attraverso la contrattazione volta al rinnovo del Ccnl per il quadriennio 2023-2026, si intende fornire, infatti, adeguate risposte economiche alle lavoratrici ed ai lavoratori di un esteso comparto sempre più sollecitato da novità nell’offerta di prestazioni e servizi e dalla concorrenza, ponendosi l’obiettivo di aggiornare la classificazione del personale e dando il giusto riconoscimento alle professionalità presenti e acquisite. Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili ad operare congiuntamente alle associazioni datoriali per la valorizzazione dell’intero comparto, anche in relazione al confronto con il decisore politico, al fine di richiedere norme e interventi volti a dare maggior vigore alla trasparenza, alla regolarità e alla legalità del settore. Nella consapevolezza che la professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici costituisce l’elemento fondamentale per consentire alle aziende di rispondere sempre di più e sempre meglio alla domanda di benessere delle persone sotto il profilo estetico, le tre sigle hanno richiesto di avviare il negoziato sulle seguenti tematiche: Relazioni e Diritti Sindacali con l’ampliamento del diritto di assemblea sindacale, l’incremento del numero di RSU/RSA e la ridefinizione del monte ore e delle modalità dei permessi sindacali, al fine di rendere maggiormente partecipi i lavoratori, anche in quei contesti caratterizzati da dimensioni “familiari”; Fondo di Solidarietà Bilateralità dell’Artigianato con l’inserimento di un articolato informativo sulle misure previste dal sistema bilaterale, volto ad implementare la conoscenza delle tutele e degli strumenti di welfare negoziati negli anni; Classificazione del Personale; Lavoro a Tempo Parziale con la espressa richiesta di riformare la normativa contrattuale su maggiorazioni per il lavoro supplementare e clausole elastiche; Contratto a Tempo Determinato con l’estensione del diritto di precedenza nelle assunzioni e l’introduzione di meccanismi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a termine; Apprendistato Professionalizzante con la richiesta di incremento del salario, l’inserimento della percentuale di conferma degli apprendisti e, ai fini della maturazione degli scatti di anzianità, il conteggio degli anni di apprendistato; Trattamento Malattia e Infortunio con il pagamento del periodo di carenza al 100% a prescindere dalla durata della malattia e, in caso di malattie gravi, la non computabilità del periodo di comporto oltre che l’obbligo aziendale di comunicazione preventiva sul termine del periodo di comporto; Congedo di Maternità e Paternità con l’integrazione dell’indennità Inps al 100% della retribuzione; Congedi per donne vittime di violenza di genere con il riconoscimento di un ulteriore periodo di 90 giorni di astensione del lavoro e la corresponsione di una indennità economica da corrispondere alla lavoratrice; Parte Economica con il riconoscimento di un congruo incremento dei minimi retributivi e la previsione di un elemento di garanzia che sia da stimolo per la realizzazione della contrattazione regionale; Aumento valore scatti di anzianità con la rivalutazione dell’importo economico. Le organizzazioni sindacali, con la presentazione della piattaforma, hanno inteso promuovere un continuo e proficuo confronto tra le parti volto a tutelare e valorizzare il lavoro attraverso una accurata disamina dell’andamento e delle modifiche intervenute nel settore. Attraverso la contrattazione volta al rinnovo del Ccnl per il quadriennio 2023-2026, si intende fornire, infatti, adeguate risposte economiche alle lavoratrici ed ai lavoratori di un esteso comparto sempre più sollecitato da novità nell’offerta di prestazioni e servizi e dalla concorrenza, ponendosi l’obiettivo di aggiornare la classificazione del personale e dando il giusto riconoscimento alle professionalità presenti e acquisite. Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili ad operare congiuntamente alle associazioni datoriali per la valorizzazione dell’intero comparto, anche in relazione al confronto con il decisore politico, al fine di richiedere norme e interventi volti a dare maggior vigore alla trasparenza, alla regolarità e alla legalità del settore.

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Conbipel, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs proclamano lo stato di agitazione e fissano per il 27 marzo lo sciopero dei lavoratori coinvolti nel processo di cessione del marchio in amministrazione straordinaria. Nella stessa giornata previsto un sit-in presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

I sindacati: «Confidiamo in un tavolo ministeriale che possa richiamare l’attenzione sulla situazione delle 1368 famiglie coinvolte, che ad oggi vedono vacillare le loro aspettative di salvaguardare professionalità, occupazione e reddito»

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Natuzzi, Piano Industriale a rischio. Il 22 marzo al presidio organizzato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy anche i sindacati del terziario Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs

Roma, 17 marzo 2023 – I sindacati di categoria del terziario Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, unitamente ai sindacati di categoria del legno Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, esprimono forte perplessità e preoccupazione sulla gestione della vertenza Natuzzi. “Il piano industriale presentato lo scorso anno - affermano i sindacati in un comunicato unitario - avrebbe dovuto porre le basi per un rilancio del gruppo con tutta una serie di misure per ridurre al minimo le conseguenze sul piano occupazionale. Invece la mancata proroga del Contratto di Espansione annunciata dalla Presidenza del Consiglio e il forte ritardo da parte di Invitalia nel pagamento delle tranche di finanziamento relative ai cospicui investimenti fatti dall’azienda pregiudicherebbero il piano di gestione degli esuberi.” Nonostante, infatti, le Parti Sociali abbiano condiviso un Piano Industriale per gli anni 2022-26, le Istituzioni interessate, inspiegabilmente, stanno rallentando un processo difficile e faticoso che avrebbe auspicabilmente riportato il sereno dopo quasi vent’anni di lunga vertenza. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono “necessario il coinvolgimento del Ministero del Lavoro per i dovuti approfondimenti sull'applicazione del Contratto di Espansione, per dare completezza al Piano Industriale condiviso” e chiedono “certezze” e il “rispetto degli impegni assunti”. “L’azienda – prosegue la nota - occupa circa 2.000 dipendenti nei siti produttivi in Puglia e Basilicata ed è fondamentale tutelare e sviluppare le realtà produttive che operano nel Mezzogiorno”. Per queste ragioni è confermato il presidio per il giorno 22 marzo 2023 che si svolgerà alle 10.30 davanti la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in Via Molise 2 a Roma “al fine di porre la giusta attenzione sulla vertenza e dare un futuro sereno alle lavoratrici ed ai lavoratori di questa importante azienda del sud Italia”.

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