Contratti Turismo, Guarini: «Andremo avanti fino in fondo per il rinnovo del Ccnl Industria Turistica, mobilitazione inevitabile. Ragionare su un ammortizzatore sociale speciale per il lavoro stagionale e investire su formazione, necessario creare le condizioni per la riqualificazione di un settore strategico del nostro Paese»
Roma, 14 agosto 2024 – «La trattativa con Aica e Federturismo Confindustria per il rinnovo contrattuale dell’industria turistica è interrotta. Abbiamo rinnovato il contratto del turismo sia per quanto riguarda i pubblici esercizi, sia per quanto riguarda le attività ricettive. I lavoratori impiegati nelle aziende che applicano questi contratti hanno avuto il riconoscimento degli aumenti retributivi e anche dei miglioramenti sul piano della normativa. Non possiamo permetterci che non ci sia un rinnovo anche per coloro che lavorano nelle grandi catene alberghiere e nei grandi tour operator, quindi la mobilitazione per noi è inevitabile. Saremo determinati e cercheremo di andare avanti fino in fondo nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori». E’ quanto ha dichiarato alla vigilia di ferragosto, in un'intervista rilasciata all'Adnkronos/Labitalia, Davide Guarini, segretario generale della Fisascat Cisl, rilanciando la mobilitazione unitaria avviata nelle scorse settimane per il rinnovo del contratto nazionale dell’Industria Turistica, scaduto da sei anni. Sono oltre 200mila i dipendenti coinvolti dallo stallo negoziale. Guarini è poi intervenuto sull’urgenza di definire un intervento ad hoc a supporto della stagionalità, caratteristica strutturale del comparto turistico, dove spesso le lavoratrici e i lavoratori denunciano condizioni di lavoro precarie, rapporti di lavoro irregolari e sottopagati. «Il turismo – ha sottolineato il sindacalista – lavora prevalentemente quando altri settori sono chiusi, nulla di complicato, ci sono tante lavoratrici e tanti lavoratori che lavorano 365 giorni all'anno perché lavorano in attività che hanno necessità di stare sempre aperte. Stesso discorso per l'estate, condizionato anche dallo sviluppo dell'attività balneare». «In questo periodo - spiega - l'occupazione è quasi doppia, servono quindi maggiori attenzioni rispetto alla qualità del lavoro,altrimenti assistiamo a una disaffezione, in particolare da parte delle giovani generazioni, a lavorare in questi settori». «Noi – ha sottolineato il sindacalista - pensiamo sia utileragionare su un ammortizzatore sociale speciale per questo settore. Questo serve anche per creare le condizioni perché ci sia una riqualificazione di chi ci lavora e una qualificazione di chi si avvicina a questo settore; ci vuole tanta passione e tanta buona volontà perché effettivamente qui si lavora quando gli altri sono in vacanza, quindi bisogna investire sulla formazione e sulla qualità dell’occupazione». «Chi lavora in questo comparto - ha poi chiosato - non lo fa più con la propensione di diversi anni fa, oggi c'è la voglia anche dipreservare la qualità della vita individuale, quindi la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Su questo purtroppo abbiamo bisogno di cambiare culturalmente approccio sia da parte di chi lavora nel settore, sia da parte di chi offre lavoro in questo settore». ll sindacalista ha posto l'accento anche sul fatto che «il turismo è un settore strategico per il nostro Paese, quindi va valorizzato con azioni concrete più di quanto si tenti di farlo, perché dà lavoro a tante persone, quindi a tante famiglie. Abbiamo la necessità che ci sia una maggiore attenzione su questo versante, perché è in forte sviluppo e in ripresa dopo il periodo della pandemia».
news14 Agosto 2024