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9 Gennaio 2023

Cisl, al via la Campagna Tesseramento 2023. “Ripartire Insieme” è il leitmotiv della nuova campagna associativa, mutuato dal titolo dell’Agenda sociale presentata al nuovo Governo

Roma, 9 gennaio 2023 – Al via la Campagna Tesseramento Cisl 2023. “Ripartire Insieme” è il leitmotiv della nuova campagna associativa, mutuato dal titolo dell’Agenda sociale confederale presentata al Governo Meloni, con l’intento di ripristinare quel clima di dialogo e confronto tra istituzioni e parti sociali che si è rivelato fondamentale per superare le fasi più critiche della storia del Paese.

Una road map di 12 punti sui temi del lavoro, pensioni e fisco, con le priorità e le proposte su cui sostenere il confronto con l’Esecutivo, per dare all'Italia una prospettiva di sviluppo equo, inclusivo, partecipativo e sostenibile.  E’ in questa visione che la Cisl rilancia lo spirito associativo e invita parti sociali e forze politiche a convergere “in uno spazio di corresponsabilità e affidamenti forti per dare vigore, continuità e consenso ad una transizione che ammoderni il Paese, mettendo al centro qualità e stabilità del lavoro e lotta alle disuguaglianze”. 

Primo punto chiave dell’Agenda, lo statuto della Persona nel mercato del lavoro, che va rilanciato nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi, sbloccando investimenti produttivi e con nuovi diritti, a cominciare dal diritto-dovere alla formazione continua a cui legare sostegno al reddito e strumenti pubblici e sussidiari di politica attiva. 

Seconda priorità una previdenza equa ed inclusiva con il varo di una riforma che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita nel solco dei criteri di equità, inclusione e sostenibilità sociale. Quota 41 è una parte della proposta complessiva della Cisl, che include anche: pensione contributiva di garanzia per i giovani; sconti contributivi per le madri; sostegno pubblico all’adesione alla previdenza complementare; maggiore supporto ai lavoratori precoci, estensione della platea dei lavori usuranti e dell’Ape sociale per quelli gravosi; possibilità di andare in pensione a partire dai 62 anni di età ed un nuovo adeguamento dell’assegno pensionistico al costo della vita.

Terzo punto il fisco, inteso come ‘una questione di giustizia’. Secondo il sindacato va ridotto il peso del fisco su lavoratori e pensionati, garantendo il principio della progressività. 

Quarta proposta per una nuova politica dei redditi con la contrattazione al centro. Vanno rinnovati e innovati tutti i contratti pubblici e privati. È inoltre necessario ridefinire l’indice Ipca alla luce dall’incremento dei prezzi dell’energia importata; la disincentivazione dei ritardi nei rinnovi (ad esempio, escludendo le imprese dagli incentivi collegati all’applicazione dei contratti); l’introduzione di verifiche sull’andamento inflativo che, in presenza di scostamenti rilevanti rispetto a quanto previsto dai contratti, anticipino i rinnovi economici. La Cisl ribadisce il proprio no ad un salario minimo per legge. 

Il quinto obiettivo dell’Agenda Cisl ha al centro una governance partecipata del Pnrr. Entro fine anno è necessario realizzare i 55 obiettivi previsti per ottenere la seconda tranche di aiuti. 

Sesto punto investire su P.A., scuola, sanità e servizi.  

Settima priorità il Mezzogiorno, motore di sviluppo nazionale, ando attuazione concreta a quanto previsto dal Pnrr,  

L’ottava proposta punta sulla necessità di coniugare investimenti e sostenibilità.  

Il nono obiettivo, per la Cisl, riguarda famiglia e politiche sociali.  

Decimo punto è relativo ai migranti, per una politica di accoglienza e integrazione. 

Undicesima priorità è la partecipazione come orizzonte strategico, valorizzando la contrattazione nazionale e di secondo livello. I tempi sono maturi anche per una legge che promuova forme di vera cogestione, come previsto dall’articolo 46 della Costituzione, con consigli di sorveglianza composti anche da rappresentanti dei lavoratori, insieme al rilancio del ruolo della partecipazione finanziaria attraverso la valorizzazione dei piani di azionariato dei dipendenti e maggiori prerogative dei fondi bilaterali. 

Il dodicesimo ed ultimo obiettivo riguarda le riforme istituzionali. Partendo da una riflessione sulla riforma del Titolo V della Costituzione per garantire un migliore coordinamento tra i vari livelli istituzionali.  

«L'Agenda Cisl per il nuovo governo – ha dichiarato il segretario generale Cisl Luigi Sbarra – serve a lanciare un messaggio forte». «E' una agenda – ha concluso - che vogliamo condividere con tutte le parti sociali per rimettere al centro i temi del lavoro della crescita dello sviluppo sostenibile e della coesione».