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26 Gennaio 2023

Contratti Terziario, Distribuzione Moderna Organizzata e Distribuzione Cooperativa, riprendono le trattative di rinnovo. Oltre 3,5 milioni le lavoratrici e i lavoratori interessati dai negoziati

Roma, 26 gennaio 2023 – Riprese le trattative di rinnovo dei contratti nazionali del macro-settore terziario distribuzione servizi, distribuzione moderna organizzata e distribuzione cooperativa applicati alla più vasta platea di lavoratori del settore privato in Italia, con oltre 3milioni e mezzo di addetti impiegati nelle attività commerciali e nelle imprese di servizi. Uno spaccato economico che ricomprende anche i lavoratori dell’Ict e figure dell’e-commerce, oltre alle figure più tradizionali, come gli addetti alle vendite, cassieri e magazzinieri.

I negoziati, riavviati il 23 e 25 gennaio con le associazioni imprenditoriali Federdistribuzione e Confcommercio, proseguiranno il 30 gennaio con Confesercenti e l’1 e 2 febbraio con le associazioni cooperative, secondo il calendario di incontri stabilito nei protocolli straordinari di settore condivisi con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il 12 dicembre dello scorso anno. Sul tavolo gli aspetti connessi alla prosecuzione del confronto che, per i sindacati, deve portare al rinnovo dei contratti nazionali, tutti scaduti nel 2019, entro la metà dell’anno.

Con l’Accordo ponte le parti hanno pattuito per i lavoratori un primo ristoro economico a fronte del lungo periodo di vacanza contrattuale; già con la retribuzione del mese di gennaio sarà corrisposta in busta paga la prima tranche di 200 euro dell’importo riconosciuto a titolo di una tantum, quantificata complessivamente in 350 euro per il quarto livello di inquadramento, da riparametrare per gli altri livelli.

Con la retribuzione del mese di marzo verrà corrisposta la seconda tranche di 150 euro. Con la retribuzione del mese di aprile, inoltre, scatterà, sempre per il quarto livello di inquadramento e da riparametrare per gli altri, un anticipo di 30 euro sui futuri incrementi della paga base definiti con i rinnovi contrattuali.

La Fisascat Cisl rilancia i contenuti delle piattaforme presentate alle associazioni imprenditoriali nella fase di avvio dei negoziati: salario e welfare contrattuale, inquadramento professionale delle nuove professionalità e riforma dei sistemi di classificazione del personale, relazioni industriali e partecipazione, mercato e organizzazione del lavoro, prevenzione dei rischi, salute e sicurezza, formazione professionale, appalti di servizi e terziarizzazioni, ma anche e-commerce, conciliazione vita lavoro, sostegno alla genitorialità, lavoro agile, politiche di genere e contrasto alle molestie. E ancora cura, assistenza, long term care e nuovi diritti, tutele e garanzie attivabili in caso di bisogno, come nei radicali processi di riorganizzazione delle grandi superfici di vendita nell'ambito della grande distribuzione organizzata e del franchising.

Per il segretario generale della federazione cislina Davide Guarini «il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro del macro-settore terziario può offrire un contributo determinante per la ripresa economica e sociale, influendo sulla “questione salariale”, dorsale fondamentale per la crescita del Paese, e sulle dinamiche di crescita della domanda interna e del Pil».

Il sindacalista ha sollecitato «un decisivo intervento dello Stato per incentivare la contrattazione collettiva anche tramite tagli contributivi alle imprese, da legare agli aumenti contrattuali, e sgravi fiscali per le lavoratrici e i lavoratori», rinnovando l’appello alle Parti Sociali «per giungere ai rinnovi settoriali in tempi brevi» e «concertare un meccanismo disincentivante che sia in ogni caso utile a recuperare la perdita di potere di acquisto subita dalle lavoratrici e dai lavoratori nei periodi di vacanza contrattuale»