Terzo Settore Socio Sanitario Assistenziale, i sindacati presentano la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto nazionale AGIDAE
Roma, 3 maggio 2024 – Presentata la piattaforma rivendicativa unitaria per il rinnovo del Contratto nazionale AGIDAE, applicato ai circa 17mila dipendenti da enti e autorità ecclesiastiche che svolgono attività nei servizi socio sanitari e socio assistenziali educativi. Attenzione rivolta innanzitutto al rafforzamento delle relazioni sindacali, con la richiesta di allargare i perimetri di informazione e confronto e prevedere il rafforzamento della contrattazione, specie di secondo livello, rendendola realmente esigibile e praticabile. Centrale poi il versante economico della trattativa, con l’innalzamento delle retribuzioni anche attraverso la riduzione dell’orario di lavoro e l’istituzione della quattordicesima mensilità. Per i sindacati è prioritario, infatti, intervenire sui salari per rispondere alle spinte inflattive che li hanno erosi. Sulla classificazione del personale i sindacati chiedono un aggiornamento del sistema classificatorio al fine di valorizzare la professionalità, aumentando inoltre le maggiorazioni per il lavoro festivo e notturno e ripristinando il salario di anzianità. Sul mercato del lavoro chiesto il rafforzamento della centralità del lavoro a tempo indeterminato, con il conseguente contenimento dei rapporti di lavoro precari e del part-time involontario. Chiesta anche una revisione dell’orario lavorativo al fine di una migliore conciliazione vita-lavoro e chiesta una specifica regolamentazione contrattuale dello smart working che normi possibilità di accesso all’istituto e diritti, fra cui quello alla disconnessione. Per i sindacati è necessario attuare un allargamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori e un generale processo di modernizzazione dei contenuti contrattuali, che tenga in considerazione i cambiamenti di tipo sociale intercorsi nel recente periodo e vada incontro alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con particolare riferimento a genitorialità e malattia. Inoltre, viene sottolineata la necessità di rimettere al centro la salute e la sicurezza potenziando l’efficacia dell’azione degli RLS e garantendone il protagonismo. Attenzione anche alla formazione, con la richiesta di riconoscere la centralità del diritto allo studio e potenziare percorsi di formazione anche individuali che favoriscano la crescita professionale dei singoli lavoratori, volti a garantire l’occupabilità degli stessi e prestazioni qualificate. Infine, in materia di previdenza complementare viene richiesto di individuare un fondo negoziale al fine di rendere esigibile l’istituto per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.