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9 Febbraio 2023

Partecipazione e Democrazia Economica, nelle prossime settimane al via la campagna Cisl per una proposta di Legge d’iniziativa popolare

Roma, 9 febbraio 2023 – La partecipazione dei lavoratori nella gestione di impresa leva centrale di un progresso economico socialmente sostenibile verso una prospettiva di vera democrazia economica. E’ questo uno dei principi ispiratori che, sin dalle origini, muove l’azione della Cisl nella realizzazione di un nuovo equilibrio tra lavoro e capitale, una nuova identità del lavoro ed una integrazione tra cultura rivendicativa e cultura della condivisione. Un principio rilanciato in occasione della recente sessione congressuale, fulcro di un’articolata campagna nazionale di raccolta firme per una proposta di iniziativa popolare sulla partecipazione che sarà messa a punto dalla confederazione nelle prossime settimane.

Un disegno di legge, quello proposto dalla Cisl, che mira a definire e promuovere iniziative contrattuali nazionali e di secondo livello per la partecipazione gestionale, economica, organizzativa e consultiva dei lavoratori, dando così seguito a quanto previsto dagli articoli 4,41 e 46 della Costituzione italiana. La prima tipologia, gestionale, concerne la presenza dei dipendenti o di professionisti da loro indicati, nei consigli di amministrazione o di sorveglianza; la seconda, economica-finanziaria, regola la compartecipazione ai profitti e ai risultati di impresa, compreso l’azionariato; la terza, organizzativa, interessa le modalità di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni relative ai miglioramenti organizzativi, di processo e di prodotto; l’ultima, consultiva, avviene attraverso il necessario confronto con il sindacato sulle decisioni più rilevanti per il futuro dell’azienda.

«Vogliamo costruire un nuovo protagonismo del mondo del lavoro e delle imprese chiedendo al Governo e al Parlamento di approvare una norma per il coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle aziende» ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. «Una sfida decisiva di un Patto per un’Italia moderna, produttiva, giusta e sostenibile» ha rimarcato il sindacalista con l’auspicio che «gli interlocutori sociali, politici, istituzionali si uniscano nel percorso per coniugare solidarietà, resilienza, produttività e promuovere così un’evoluzione partecipativa del modello di sviluppo».

A fargli eco il segretario generale della Fisascat Davide Guarini. «C’è la più ampia condivisione della proposta che la Cisl intende formalizzare. Nel settore del terziario di mercato è quanto mai importante operare un ampliamento del confronto negoziale anche ai percorsi di partecipazione e di coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori» ha dichiarato il sindacalista. «Per quanto riguarda le più grandi aziende del settore della moderna distribuzione organizzata e dei servizi in generale – ha aggiunto - molto ha fatto la contrattazione nell’implementare ed ampliare le occasioni di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione operativa delle imprese».

«Anche in tali settori – ha sottolineato - occorre fare un passo avanti e rendere più organico l’apporto e il contributo che le lavoratrici e i lavoratori possono dare in sede di decisione strategica per quanto riguarda il futuro delle loro imprese». «Un intervento normativo volto ad agevolare e incentivare forme dirette di partecipazione sia nell’ambito della governance che nel capitale sociale delle imprese – ha chiosato Guarini - rappresenta un obiettivo alla portata delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori in Italia». «Avendo più voce in capitolo – ha concluso - le lavoratrici e i lavoratori rappresenterebbero un argine alle delocalizzazioni e alla rincorsa a forme di sfruttamento del lavoro che in taluni ambiti, fortunatamente minoritari, ancora insistono».