Lavoro Domestico: esito positivo delle consultazioni sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale
Roma,11 dicembre 2025 - In seguito alle assemblee territoriali di consultazione in merito all’ipotesi di accordo sottoscritta in data 28 ottobre 2025 per il rinnovo del CCNL sulla disciplina del Lavoro Domestico, le lavoratrici e i lavoratori hanno approvato le convergenze individuate tra le parti, comunicando la positiva approvazione del rinnovo contrattuale. Il nuovo contratto rappresenta un traguardo importante e segna definitivamente l’introduzione di misure volte a migliorare le tutele e la qualità del lavoro domestico. Di seguito i punti essenziali del rinnovo: Art. 6 – Contratto individuale di lavoro Viene introdotto l’obbligo di indicare, nel contratto individuale, la collocazione temporale, il periodo e la modalità di corresponsione del salario. Inoltre, ogni modifica contrattuale dovrà essere preventivamente concordata tra le parti. Art. 19 – Permessi È riconosciuto il diritto a permessi retribuiti o non retribuiti, secondo gli accordi tra le parti, per assistere familiari con grave disabilità certificata. Si tratta di un risultato particolarmente rilevante, poiché il settore del lavoro domestico è tuttora escluso dall’applicazione della Legge 104/1992. Art. 25 – Genitorialità Istituito un congedo retribuito di dieci giorni per i padri lavoratori, fruibile nei due mesi precedenti la nascita e nei cinque successivi. È inoltre introdotto il congedo genitoriale con conservazione del posto di lavoro, della durata di quattro mesi continuativi, successivi al congedo di maternità o paternità alternativo. Art. 36 – Vitto e alloggio Il valore mensile di vitto e alloggio sarà calcolato moltiplicando il valore giornaliero per 30 giorni. Art. 38 – Valorizzazione periodica dei minimi retributivi e dei valori convenzionali di vitto e alloggio È previsto l’innalzamento dall’80% al 90% della percentuale di adeguamento dei minimi retributivi in relazione alla variazione del costo della vita rilevata annualmente dall’Istat. Art. 55 – Trattamenti minimi contrattuali Oltre al recupero dell’inflazione previsto dall’art. 38 del Ccnl, che nel periodo 2021–2025 ha raggiunto 135,75 euro, è stabilito un incremento economico di 100 euro lordi a regime per il livello BS, parametrato per gli altri livelli. Gli aumenti saranno corrisposti con gradualità secondo le seguenti decorrenze: ● 1° gennaio 2026: +40 euro lordi ● 1° gennaio 2027: +30 euro lordi ● 1° gennaio 2028: +15 euro lordi ● 1° settembre 2028: +15 euro lordi L’aggiornamento retributivo di cui all’art. 38 del precedente Ccnl verrà applicato sui minimi retributivi complessivi comprensivi degli aumenti concordati.






