Istituto Europeo di Design, rinnovato il Contratto integrativo aziendale
Soddisfazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per un'intesa che introduce maggiori tutele normative. Siglato un primo accordo sullo smart working

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Il Consorzio interuniversitario alza il muro di fronte alle richieste sindacali: scatta la mobilitazione
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: «la mobilitazione proseguirà fino a quando la cooperativa non si renderà disponibile a rivedere il piano presentato»
Roma, 18 dicembre 2025 - «La costituzione dell’Intergruppo parlamentare ‘Lavoro e Fragilità’, con un focus su disabilità, cronicità e malattie rare, rappresenta un passo importante per il nostro Paese, perché riconosce che le trasformazioni demografiche e sociali in atto impongono politiche del lavoro capaci di includere le persone più fragili e con bisogni specifici. L’aumento delle condizioni di fragilità non è soltanto una questione sanitaria, ma riguarda direttamente l’organizzazione del lavoro, la qualità dell’occupazione e la coesione sociale, richiedendo un approccio integrato tra tutela della salute, diritti e welfare». Così il segretario generale della Fisascat Cisl, Vincenzo Dell’Orefice, ha commentato la nascita dell’Intergruppo parlamentare “Lavoro e Fragilità” presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati. «In questo percorso, la contrattazione collettiva nazionale nei settori del terziario di mercato siglata dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative, rappresenta un riferimento concreto e avanzato, avendo nel tempo introdotto strumenti di tutela e di conciliazione pensati anche per le lavoratrici e i lavoratori che vivono condizioni di fragilità, affetti da patologie croniche invalidanti o che assistono familiari con disabilità e patologie di lunga durata. Dalla disciplina della malattia e dei permessi per gravi patologie, alle misure di flessibilità dell’orario e di sostegno fino alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la contrattazione dimostra di saper tradurre i bisogni sociali emergenti in diritti esigibili e soluzioni concrete. È questa la strada da rafforzare, contrastando ogni forma di dumping contrattuale che rischia di indebolire le tutele, soprattutto per le persone più vulnerabili». «In tal senso - ha concluso il sindacalista - auspichiamo che il lavoro dell’Intergruppo parlamentare valorizzi quanto la contrattazione collettiva ha già fatto e potrà fare per lavoratrici e lavoratori fragili che vorrebbero lavorare o continuare a farlo e che spesso vi debbono rinunciare per l’inadeguatezza o, meglio, per la pressoché totale assenza di supporti normativi».
Aumento salariale di 215 euro, una tantum di 104 euro, incremento maggiorazione ore supplementari, scatti di anzianità per apprendisti, integrazione delle indennità per le donne vittime di violenza
Dell’Orefice: «Dalla contrattazione collettiva un modello concreto di democrazia economica che valorizza il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori»
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